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Un’età da inventare. La Legge 33/2023 punti qualificanti e prospettive future

A confronto sulla recente legge 33/2023 e sulle incognite di una situazione che di fronte a una popolazione che si fa via via sempre più anziana e avrà necessità di assistenza e di tutela della fragilità. È questo il tema conduttore della tavola rotonda “Un’età da inventare. La Legge 33/2023 punti qualificanti e prospettive future”, in programma il 10 novembre 2023 presso l’Aula Magna dell’Università LUMSA a Roma.

L’incontro, organizzato e promosso dalla Commissione a Sostegno dell’Impresa Sanitaria Cattolica della Sezione UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) di Roma, dal presidente della sezione romana Giorgio Gulienetti e dal consigliere Daniele Di Giorgio, consentirà un dibattito pubblico sugli anziani e sulle facilmente prevedibili conseguenze sulla fragilità indifesa di una parte sempre più sostanziosa della popolazione italiana.

Dopo i saluti di benvenuto a cura del prof. Francesco Bonini, rettore dell’Università LUMSA, di Riccardo Pedrizzi, presidente regionale UCID Lazio e Giorgio Gulienetti, presidente UCID Roma, ne parleranno, intervenendo alla tavola rotonda e al conseguente confronto:

  • Mons. Vincenzo Paglia, già presidente della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, attivata dal Ministero della Salute in vista della definizione della legge 33/2023;
  • Domenico Arena, responsabile Nazionale RSA dell’Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari (ARIS);
  • Fabio De Santis, responsabile Eventi istituzionali e progetti di sviluppo – Area Centrosud, Fondazione Don Gnocchi;
  • Fabio Miraglia, presidente Giomi Next;
  • Leonardo Palombi, rettore Università Cattolica di Tirana;

Gli interventi saranno moderati dal prof. Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione Medici Cattolici di Roma.

Partecipa Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione.

La locandina
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Gli ultimi dati certificano che il 2050 sarà, con ogni probabilità, l’anno del livellamento tra anziani e il resto della popolazione, in un pregresso di inerzia legislativa verso la questione assistenza alla fragilità degli anziani. L’emergenza Covid e le sue ricadute sugli anziani ha generato attenzione sulla necessità di una legge a tutela della non autosufficienza e, in generale, della fragilità, ha consentito l’iter legislativo che è culminato con l’approvazione della Legge 33 del 21 marzo del 2023.

Una legge, la 33/2023, che ha sicuramente aspetti positivi ma che richiede cospicui sforzi economici (stimati in 8 miliardi di euro) e la risposta ad alcune domande pressanti: la convergente collaborazione tra Stato, Regioni e Ambiti territoriali sociali sarà efficace? Si riuscirà a interfacciare realmente il sociale col sanitario? E quale sarà il contribuito che potranno dare le numerose istituzioni socio-sanitarie afferenti alla Chiesa che rappresentano circa il 65% della potenzialità assistenziale del questo settore?