13 Marzo 2024
Dalle 11.00
L’EVENTO SI SVOLGERÀ IN PRESENZA
Università LUMSA – Sala Pia
Via di Porta Castello 44, Roma
La Sala Pia del Complesso Giubileo a Roma (via di Porta Castello 44) mercoledì 13 marzo 2024, ore 11.00, ospita il convegno “Palestra di legalità. Disciplina, regole e diritto nello sport”, evento realizzato per iniziativa congiunta della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e dell’Università LUMSA, a cui hanno collaborato Duferco Energia insieme a Libera – Associazione, nomi e numeri contro le mafie e a OINP (Osservatorio Italiano Non Profit).
Protagonisti del convegno saranno il cardinale Francesco Coccopalmerio, che offrirà una riflessione su La bellezza e la necessità delle regole, e i relatori di una tavola rotonda moderata da Katia Arrighi (Studio Consulenti dello Sport), a cui prenderanno parte Claudio Marchisio, già calciatore della Juventus e della Nazionale italiana di calcio, Alfredo Trentalange, già arbitro internazionale e past president AIA (associazione Italiana Arbitri), Sergio Sottani, procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Perugia e presidente della rete di magistrati Sport e Legalità.
I lavori saranno aperti dal rettore dell’Università LUMSA, prof. Francesco Bonini, dal Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport Daniele Pasquini e dal direttore di Duferco Energia Luca Masini, sostenitore dell'iniziativa. È previsto infine un intervento di Lucilla Andreucci, responsabile di Libera Sport, la rete di associazioni di don Luigi Ciotti che opera in prima linea contro la lotta alle mafie. Il convegno è una delle tappe di sensibilizzazione e avvicinamento alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ricorrenza annuale che dal 1996 si tiene nel primo giorno di primavera, il 21 marzo, per iniziativa di Libera.
L’obiettivo del convegno è approfondire il tema delle regole nell’ambito sportivo, sempre citato come uno dei più alti valori dello sport, ma sovente in modo puramente retorico e ripetitivo.
La sfida è provare a calarsi in profondità dentro questa parola magica per chi pratica sport, cercando di farne emergere la tripla dimensionalità: quella interiore, della disciplina dell’atleta; poi, quella delle regole, che permettono lo sviluppo del gioco; infine, quella del diritto sportivo, caposaldo dell’organizzazione sportiva.
Grazie a questa fertile complessità, lo sport può essere una scuola di legalità, ossia permettere all'esperienza di rispetto delle regole vissuta nello sport di travalicare i confini dei campi di gioco, diventando opportunità per assimilare – personalmente ma anche socialmente – l'importanza delle regole per la convivenza civile.