Laura Longo, laureata LUMSA e oggi psicologa, psicoterapeuta ed esperta in psicodiagnostica e valutazione psicologica, è tra le autrici di Le fiabe per... giocare con le emozioni. E imparare a gestirle. Un aiuto per grandi e piccini.
Il volume, edito da Franco Angeli, è parte della collana Le Comete, una serie di testi agili e scientificamente all'avanguardia che aiutano a comprendere e risolvere i piccoli e grandi problemi della vita di ogni giorno, a partire dalle psicopatologie quotidiane. A Laura Longo, abbiamo chiesto di raccontarsi e di raccontarci com’è nata l’iniziativa.
Laura, sappiamo che hai studiato all’Università LUMSA: e dopo? Parlaci un po’ di te.
Ho conseguito la laurea di I e II livello in Psicologia Clinica e di Comunità alla LUMSA, a Roma, quelli che oggi sono i corsi di laurea in Scienze e tecniche psicologiche e in Psicologia. Ho proseguito la mia formazione frequentando il master di II livello in Psicodiagnostica e Valutazione Psicologica acquisendo il titolo di Esperto in Psicodiagnostica con il Consorzio Interuniversitario Fortune e mi sono specializzata in Psicoterapia alla Scuola quadriennale LUMSA - Consorzio Humanitas con orientamento Cognitivo-Comportamentale Integrato, specialistico per l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta.
Attualmente esercito la libera professione come psicologa, psicoterapeuta e svolgo attività psicodiagnostica in ambito evolutivo e clinico nello Studio Evolutiva e presso la Società Italiana di Psichiatria e Psicologia, di cui sono socia ordinaria.
La narrazione di fiabe è un canale di comunicazione verbale e non verbale, che stimola la creazione di relazioni equilibrate caratterizzate da una sintonizzazione emotiva tra il bambino e l'adulto
Come è nata l'idea del libro?
La nascita del libro ha origini lontane sia per i suoi specifici tempi di elaborazione sia per le esperienze professionali che lo hanno contraddistinto. La stesura, curata dalle dottoresse Katia Aringolo, Marina Albrizio, Giuliana Massaro, Marta Molinari, Maria Grazia Capillo, Valentina Scardapane e me, prende le mosse sei anni fa, quando allo Studio Professionale Evolutiva è stato proposto di pensare ad un progetto di intervento per le scuole dell'infanzia e i nidi del Comune di Fiumicino.
Qual è il ruolo della fiaba nella crescita del bambino?
Questo testo vuole essere uno strumento per prestare attenzione alle emozioni del bambino e in particolar modo alla loro condivisione tra bambini e adulti che insieme co-costruiscono uno scambio relazionale. La narrazione di fiabe è un canale di comunicazione verbale e non verbale, che stimola la creazione di relazioni equilibrate caratterizzate da una sintonizzazione emotiva tra il bambino e l'adulto, potenziando la realizzazione di uno stato affettivo prolungato, un’interazione socio-emotiva che supporta e consolida il complesso processo di mutua regolazione degli stati d'animo e il salutare sviluppo della reciprocità emotivo-relazionale tra il bambino e l'adulto di riferimento, sia esso un genitore, un insegnante o un educatore.
Nello scambio relazionale tra l'adulto che narra la fiaba e il bambino che ascolta avviene un qualcosa di magico che favorisce un sano sviluppo della competenza emotiva e sociale nei nostri bambini
Nello scambio relazionale tra l'adulto che narra la fiaba e il bambino che ascolta avviene un qualcosa di magico che favorisce un sano sviluppo della competenza emotiva e sociale nei nostri bambini nelle relative dimensioni del riconoscimento, della espressione, della comprensione e della regolazione delle emozioni.
Quanto e quando si leggono oggi le fiabe?
In un periodo storico-culturale come il nostro, in cui la lettura è messa in crisi le fiabe si leggono poco. È importante riscoprire il piacere della lettura al fine di far sì che la narrazione delle fiabe non sia relegata al solo uso strumentale nella pratica psicopedagogica.