
09 Aprile 2025
Dalle 10.30
L’evento si svolgerà in presenza e online
Università LUMSA – Aula 5
Piazza delle Vaschette 101 – Roma
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Il 9 aprile 2025, all'interno dell’insegnamento di Processi culturali e agende mediali, tenuto dai professori Donatella Pacelli e Andrea Garibaldi per il Corso di laurea in Scienze della comunicazione, marketing e Digital media, sarà proposto un seminario-lezione aperta, all’ interno della settimana AVA, realizzato a partire dal volume “Le parole giuste. Giornalismo e comunicazione sociale: la responsabilità delle scelte” a cura di Donatella Pacelli (Meltemi, 2024).
Il volume, che s’inserisce nelle attività svolte per il premio giornalistico per la comunicazione sociale “Alessandra Bisceglia”, raccoglie contributi di studiosi di comunicazione e testimonianze di professionisti dell'informazione, approfondendo temi di stringente attualità.
Il seminario-lezione aperta avrà inizio alle ore 10.30 in Aula 5, sede Vaschette e sarà diffuso anche online su Google Meet.
Una introduzione a cura di Donatella Pacelli, professore ordinario di Sociologia generale, Università LUMSA, precederà gli interventi di:
- Maria Grazia Bianco, professoressa emerita di Letteratura cristiana antica
- Mario Morcellini, professore emerito di Sociologia dei processi culturali e comunicativi
- Raffaele Lombardi, docente di Sociologia della comunicazione e teorie dei media, Università LUMSA
- Orietta Rappolli, giornalista, comunicatrice professionale
- Andrea Garibaldi, giornalista, docente di Processi culturali e agende mediali, Università LUMSA.
Di fronte agli eventi innescati dalla geo-politica e alle crisi in atto, si rinnova il valore della corretta informazione e dell’equilibrio fra realtà e rappresentazione, nell’interesse sia di chi esercita la professione giornalistica sia di chi si fa garante della vita collettiva e lavora per il bene comune. Nasce da qui l’esigenza di riflettere sull’importanza di parole e linguaggi che sappiano entrare nel cuore dei problemi di tutti e di ciascuno con responsabilità, al fine di contrastare la fragilità generata dalla malattia e da altre forme di sofferenza o marginalità.
Le scelte dell’informazione per questi temi e per questi obiettivi sono quelle in grado di risvegliare dal torpore, di aiutare a pensare e a rifiutare i luoghi comuni, di raccontare il disagio con rispetto e senza generare allarmismi, anche nelle continue emergenze che attraversano il mondo.